Alla scoperta dell’argilla: toccasana per salute e bellezza

La storia dell’argilla va di pari passo con quella dell’uomo. Sicuramente i nostri progenitori ne scoprirono le proprietà terapeutiche osservando che gli animali feriti o malati cercavano il fango per rotolarcisi dentro o per spalmarsene il corpo. Ci sono testimonianze assai lontane dell’uso dell’argilla. Tutti i popoli dell’antichità ne conoscevano in pratica le grandi proprietà e la utilizzavano come rimedio interno ed esterno. Ancora oggi in paesi come Cina, India, Egitto e in tutta l’America meridionale, paesi che sono stati culla d’importanti civiltà, è consuetudine molto diffusa ingerire argilla. Nell’antica Cina e nella vicina India venivano commercializzate, e lo sono tutt’ora, speciali tavolette di argilla essiccata: bambini deboli, donne in stato di gravidanza, anziani debilitati, succhiando queste tavolette ne ricavavano grande giovamento.

I medici dell’antichità ritenevano l’argilla medicamento sovrano: così importate che il naturalista romano Plinio il Vecchio le dedicò un intero capitolo della sua “Storia Naturale”. Galeno, il celebre anatomista greco, non mancava mai di elogiarne le proprietà, mentre l’arabo Avicenna ne raccomandava l’uso per contrastare quasi ogni male.  Un altro grande estimatore dell’argilla fu anche il greco Dioscoride che oltre a sottolinearne la straordinaria forza curativa, ne definisce alcune tipologie delle quali ne descrive le proprietà antinfiammatorie, disintossicanti, emostatiche, astringenti e cicatrizzanti. Inoltre, visto che anche allora la bellezza era tenuta in gran conto, illustra come utilizzarla per rendere liscia e luminosa la carnagione del viso e la pelle del corpo.

In tempi più recenti, il reverendo Sebastian Kneipp, sacerdote naturista noto per le sue scoperte relative all’utilizzo dell’idroterapia, nel suo testamento spirituale scrive: “… L’approfondimento delle mie esperienze mi ha consentito di ampliare le conoscenze delle reazioni dell’argilla e ho scoperto che per molti disturbi non vi è medicina che agisca con altrettanta efficacia e facilità dell’argilla”. Luis Kuhne, nel sanatorio di Leipzig , applicò l’argilloterapia ai malati con risultati eccellenti. Adolf Just nella sua Casa di Cura nell’Hars, utilizza l’argilla sottoforma di compresse, impacchi, bagni, impiastri per curare un’infinità di malanni.

Come abbiamo visto la storia dell’uomo è piena di testimonianze che convalidano e confermano l’efficacia terapeutica dell’argilla suffragata da studi, dati clinici e osservazioni scientifiche.  Nella pratica quotidiana però, nonostante sia un vero e proprio toccasana, non viene molto utilizzata per qualche oscura remora o per la paura di non usarla nel modo corretto.

Qui di seguito desidero quindi aprire una finestra sul suo utilizzo illustrandone le caratteristiche, le proprietà, come funziona, quali sono i vari tipi in commercio i modi d’uso in modo da poterla iniziare a conoscere e utilizzare in modo informato e sicuro nell’ambito della propria casa per la salute e, perché no, la bellezza.

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Di cosa è fatta l’argilla?

L’argilla è un minerale, più esattamente un complesso di minerali tra loro armonicamente coesistenti che, secondo i geologi, deriverebbe da millenari processi erosivi da parte degli agenti atmosferici (acqua, vento, calore solare) su rocce originarie di tipo granitico. L’elemento chimico più importante nell’argilla è il silicato di alluminio accompagnato da una serie di minerali come calcio, ferro, magnesio, ecc. Questi minerali danno la colorazione alle argille che sono: bianche, rosse o verdi. Quelle verdi sono quelle generalmente più utilizzate a scopi medicamentosi, mentre quelle ad uso cosmetico sono prevalentemente quelle bianche. Tutte le argille contengono in pratica la quasi totalità dei minerali, compresi i sette metalli pesanti (argento, ferro, mercurio, oro, piombo, rame e stagno). Di questi ultimi la quantità è così millesimale da essere ritenuta omeopatica rendendoli così un insieme di oligoelementi terapeuticamente molto interessanti.

La ragione della straordinaria efficacia dell’argilla è che le sostanze in essa contenute costituiscono le componenti chimiche dell’essere umano.

Quali sono le sue proprietà?

Le numerosissime proprietà dell’argilla non derivano solo dalle sue caratteristiche chimiche. Altri fattori quali il tipo di preparazione, la capacità di scambio ionico nei processi osmotici, la sua essicazione al sole, la sua granulometria e ventilazione intervengono ad aumentare i meccanismi di azione.

L’argilla è:

  • Antisettica: si tratta di un antisettico naturale che, a differenza di quelli chimici, non colpisce ciecamente distruggendo sia il sano che il malato, ma agisce dove necessita, risparmiando quegli elementi rigeneratori che consentono una pronta guarigione.
  • Antitossica: indicata per casi di intossicazione intestinale
  • Assorbente: viene convenientemente utilizzata nella pratica quotidiana per assorbire e filtrare tutto ciò che è nocivo: fluidi, cattivi odori, gas, pus, sostanze tossiche e velenose.
  • Battericida: l’argilla curativa è sterile, cioè totalmente esente da germi microbici, inoltre presenta una radioattività sufficiente a contrastare i batteri. Ogni corpo ha una sua carica di radioattività; il fenomeno dell’argilla curativa pare arrivi a stimolare, quando viene applicata, la radioattività dei corpi che ne risultano carenti. Se invece si verifica un eccesso di radioattività l’argilla riesce ad assorbirne l’eccedenza.
  • Cicatrizzante: grazie al potere assorbente e battericida l’argilla curativa è ottima per curare ferite e piaghe, anche quelle più purulente e difficili da curare. Grazie alla grande quantità di elementi basici in essa contenuti rende alcalino l’organismo esercitando un’influenza come biocatalizzatore dell’organismo, specie nei tessuti connettivi.
  • Energizzante: L’energia vitale del sole, il magnetismo dell’aria e dell’acqua si trovano concentrati nell’argilla. Un cataplasma di argilla applicato su un organo malato apporta un potente magnetismo vitale, tonificando e riequilibrando l’organo.

Qual è il meccanismo di azione dell’argilla?

Nella stragrande maggioranza dei casi l’argilla viene utilizzata disciolta in acqua. Applicandola sul nostro corpo o semplicemente ingerendola, viene attivato un meccanismo di osmosi: liquidi cellulari, molto spesso impregnati di tossine idrosolubili, vengono attratti dalla soluzione argillosa (più concentrata) che li assorbe e, nello stesso tempo, cede in grossa quantità i suoi ioni minerali.

In sintesi, l’argilla si comporta come una potente carta assorbente che toglie quanto di negativo, intossicante, insalubre, putrido si trova sotto di lei mentre, nello stesso tempo, cede sostanze minerali, elementi rivitalizzanti ed energetici. Se poi si considera che, per motivi ancora non ben chiari agli studiosi, questa terra esercita una specie di forza calamitante nei confronti di rifiuti organici, scorie e tossine, si può affermare che serva per un vero e proprio drenaggio cellulare. Insomma, aspira il “male” rilasciando in cambio le sue proprietà curative.

Quali sono i vari tipi di argilla?

Per scegliere al meglio l’argilla da impiegare ad uso curativo dobbiamo sicuramente orientarci sull’argilla verde, verificando che abbia un elevato scambio ionico (almeno 30-40), che sia sufficientemente grassa (contenuto minimo di silice 40%), che abbia una certa plasticità (dato da un contenuto di allumina dal 10% in su) e che abbia un PH praticamente neutro (non essere né troppo acida né troppo basica). Niente paura! Si tratta di elementi normalmente presenti nelle terre curative che si trovano solitamente in vendita. Sulle loro confezioni, se si tratta di argille commercializzate da ditte serie, vengono riportati i dati delle analisi relative alle loro caratteristiche fisiche e chimiche, quindi sarà semplicissimo verificarne la validità.

L’argilla viene confezionate secondo una differente granulometria: a grana grossa, fine, ventilata (o finissima)

La macinata grossa viene soprattutto usata per impacchi e cataplasmi di grandi proporzioni o per bagni, pediluvi o maniluvi argillosi.

La macinata fine ha l’aspetto di una terra normalmente sciolta e si impiega per impacchi e cataplasmi di proporzioni normali, per bendaggi e bagni argillosi, per lavaggi, irrigazioni, per maschere e applicazioni cosmetiche.

Si dice argilla ventilata quella terra curativa che è stata trattata impiegando, in uno speciale cilindro, un potente getto d’aria che separa i più piccoli granuli d’argilla dalla sua polvere. Questa polvere, che ha la consistenza di una cipria, è appunto l’argilla ventilata. Trova impiego per usi interni, per fare frizioni o polverizzazioni, o per confezionare pillole e compresse, dentifrici, saponi, etc.

Quali sono i modi d’uso dell’argilla?

Viene utilizzata fondamentalmente in due modi: per uso esterno e per uso interno.

Come medicamento esterno si usa fondamentalmente in: Cataplasmi, Impacchi, Fasciature e bendaggi, Bagnoli, Polverizzazione, Bagni argillosi, Unguenti, Irrigazioni e lavande vaginali, maschere d’argilla, Sciacqui e gargarismi, Clisteri, Frizioni

Per uso interno (sconsigliata per via orale se si ha tendenza a stitichezza, occlusione intestinale, se c’è il pericolo dello strozzamento di un’ernia e se in cura farmacologica): bevendola, in pillole e in comprese.

Prima del suo utilizzo bisogna verificare la compatibilità personale con l’argilla che si intende usare. Può accadere infatti che l’attività di una determinata argilla sia qualche volta eccessiva per una persona particolarmente sensibile, provocando magari reazioni sgradevoli o crisi di stanchezza che vanno evitate. Se si verificasse tale evenienza basterà provare altri tipi di terra curativa, rimanendo sempre prima tra le argille verdi (maggiormente terapeutiche) e poi eventualmente passando a quelle bianche.

La regola fondamentale è che l’argilla, una volta utilizzata, non venga più usata. Nell’uso, infatti, si impregna di impurità esaurendo del tutto la sua potenzialità curativa.  Il suo riutilizzo quindi non solo sarebbe inutile ma anche sicuramente nocivo.

QUI CI FERMIAMO E RIMANDIAMO LA PROSECUZIONE AL NOSTRO APPUNTAMENTO TEORICO-ESPERIENZIALE IN PRESENZA. GRAZIE PER L’ATTENZIONE.

di Lorella Coseano
Naturopata

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