Già Platone lo aveva affermato ma nel corso degli ultimi trent’anni la scienza occidentale lo ha dimostrato: l’esercizio fisico è una cura notevole per l’ansia.
Gran parte delle persone che fanno attività fisica hanno la sensazione di un aumento di energia abbinato ad una maggiore distensione, oltre a constatare che gli effetti positivi sono duraturi anche un anno dopo, quando spontaneamente decidono di continuare l’esercizio con regolarità.
Molti esperimenti suggeriscono inoltre che più si è “decondizionati” (cioè quando si eliminano le cattive abitudini come: pasti troppo pesanti, spostamenti in auto anche quando non necessari, ore e ore passate davanti alla tv), più rapidamente l’esercizio fisico, anche a piccole dosi, fa sentire i suoi benefici sul nostro cervello emotivo.
Non è necessario essere giovani, né in buona salute per beneficiare dall’attività fisica. Esiste uno studio americano che dimostra che per le persone ansiose o depresse di età compresa tra i cinquanta e i settantasette anni il semplice fatto di effettuare tre volte alla settimana mezz’ora di marcia a passo veloce, senza correre, dopo quattro mesi produce gli stessi effetti di un farmaco antidepressivo. La sola differenza è che il farmaco allevia i sintomi un po’ più in fretta, ma di contro può creare dipendenza e assuefazione.
Ma, attraverso quali misteriose vie l’esercizio fisico ha tanta influenza su di noi, sul nostro cervello emotivo?
Prima di tutto c’è l’effetto che ha sulle endorfine, minuscole molecole secrete dal cervello che attivano il meccanismo naturale del piacere. La secrezione di endorfine stimolata dall’esercizio fisico attiva naturalmente il meccanismo dei recettori di endorfine del cervello che danno la sensazione di diffuso benessere e soddisfazione. Le persone che fanno esercizio fisico traggono più soddisfazione dei sedentari dalle piccole cose della vita: gli amici, gli animali da compagnia, i pasti, le letture, il sorriso di un passante per strada. E’ come se, per queste persone, essere soddisfatte fosse più facile che per altre. E’ chiaro che essere soddisfatti e provare piacere è esattamente l’opposto che essere depressi (inteso come assenza di piacere e non come tristezza) ed è senza dubbio per questo che la liberazione delle endorfine ha un effetto antidepressivo e ansiolitico tanto efficace.
Inoltre questo tipo di stimolazione naturale attraverso l’esercizio fisico, favorisce anche l’attività del sistema immunitario, agevolando la proliferazione delle cellule “Natural Killer” oltre a renderle anche più attive a nostra difesa.
L’altro meccanismo chiamato in causa dall’attività fisica costante ha a che fare con la coerenza del ritmo cardiaco: i soggetti che praticano regolarmente esercizio fisico hanno una maggiore variabilità e coerenza del ritmo cardiaco rispetto ai sedentari. Ciò significa che il loro sistema parasimpatico, il “freno” fisiologico che impone periodi di calma, è più sano e più forte e questo è uno dei migliori antidoti in assoluto contro l’ansia e gli attacchi di panico. Dall’eccesso di attività del sistema simpatico si originano tutti i sintomi dell’ansia: bocca secca, accelerazione del battito cardiaco, sudorazioni, tremori, rialzo della pressione arteriosa, eccetera. Dato che il sistema simpatico e quello parasimpatico sono sempre in opposizione, più si stimola il sistema parasimpatico più si rafforza ed è più è in grado di bloccare facilmente le manifestazioni dell’ansia.
Anche quando si è convinti dell’importanza di un’attività fisica, non c’è niente di più difficile dell’integrarla nella propria vita quotidiana, e lo è ancora di più quando si è depressi o stressati. Alcuni piccoli accorgimenti possono però facilitare il compito.
Innanzi tutto bisogna capire che non è affatto necessario fare molto esercizio fisico, l’importante è che sia regolare. Parecchi studi hanno dimostrato che per avere effetti sul cervello emotivo la quantità minima è di venti minuti, tre volte alla settimana. Sembra che la durata sia la cosa più importante e non, per esempio, la distanza percorsa o l’intensità dello sforzo fatto. Si può dire che è importante spingersi fino a quando “si riesce a parlare ma non a cantare”.
I benefici, come per alcuni farmaci, possono essere proporzionali alla “dose” di esercizio: più i sintomi della depressione o dell’ansia sono severi, più è necessario che l’esercizio sia regolare e intenso.
Con l’esercizio fisico si deve cominciare con dolcezza e lasciare che sia il corpo a guidarci. Lo scopo è quello di entrare nel flusso nel quale siamo sempre al limite delle nostre capacità e non oltre. Quando le capacità aumentano, come è conseguenza naturale dell’allenamento, ci sarà sempre tempo per adeguarsi.
Gli studi disponibili rispetto alle forme di esercizio fisico non fanno differenza tra quelle “aerobiche”, come la corsa, il nuoto, la bicicletta, il tennis, ecc. e quelle “anaerobiche”, caratterizzate da sforzi intensi ma di breve durata.
Inoltre sembra che l’esercizio collettivo sia ancora più utile di quello individuale: il sostegno e l’incoraggiamento di altre persone o la semplice compartecipazione alla stessa attività fanno una differenza importante: le persone che fanno attività fisica con altre tendono ad essere più regolari nel mantenere l’impegno.
Per concludere sottolineo che è molto importante scegliere un tipo di esercizio fisico che per ognuno sia divertente: più lo è e più è facile mantenerlo e continuarlo nel tempo.
Buon divertimento allora!