Pasqua: perchè l’uovo è uno dei simboli di questa festività?

Le uova, grandi o piccole che siano? Bè, non c’è dubbio, sono il simbolo della Pasqua! Ma credete si tratti di una ‘pura e semplice’ questione commerciale e consumistica? In questo caso no, dobbiamo smentirvi. L’origine di questa usanza è un po’ più lontana.

Origini antiche
Tutto ebbe inizio con quelle che sono oggi considerate ‘religioni pagane’, per le quali l’uovo era simbolo di vita e, al contempo, rappresentava la sacralità della terra. Era infatti la ‘rappresentazione tangibile’ dell’unione fra cielo e terra. Ecco dunque che l’uovo aveva anche un significato di rinascita, legato al ciclo delle stagioni e in particolare all’avvento della primavera. Immancabile dunque anche un chiaro richiamo alla fertilità della terra che, appunto, rinasce e si rigenera dopo l’inverno.

Il Cristianesimo
Come per altre tradizioni antiche, l’avvento del Cristianesimo ha cambiato le cose ma solo parzialmente: la religione monoteista, infatti, ha ripreso la simbologia legata alla vita, ma l’ha fatta propria collegandola alla Pasqua, festività in occasione della quale si celebra la Risurrezione di Cristo. Un periodo particolarmente importante perché con la Risurrezione del Signore, si rinnova anche la speranza nella vita eterna. L’uovo, che al suo interno racchiude la vita diviene quindi, simbolicamente, la possibilità di rinascita dopo la morte.

Uova come dono
Lo scambio delle uova come gesto benaugurale, però, non è nato subito, bensì risale al Medioevo (in Germania), quando si era soliti darle in dono alla servitù (fra i signori, invece, lo scambio contemplava uova ‘artificiali’, generalmente prodotte con metalli preziosi). Ed è proprio in quello stesso periodo che iniziarono a essere decorate e a essere considerate simbolo, appunto, della rinascita dell’uomo in Cristo.

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