Sia che stiate osservando l’andamento temporale da un punto di vista astrologico o sia che stiate utilizzando il calendario di Frate Indovino, ciò che veramente conta è che cosa ne vogliate fare di un anno che si è appena chiuso e di uno a cui è stata appena aperta la porta di benvenuto.
Secondo gli studi del professor Rovelli la fisica ha superato il concetto di tempo, elaborando la teoria nota come gravità quantistica a loop, per la quale il concetto di tempo non esiste. Il tempo dipende dalle cose che ci accadono, dallo spazio che si mescola insieme e dalle fluttuazioni quantistiche. In realtà è un insieme di cose che si muovono, una rispetto all’altra, e indietro e avanti nella vita.
Nella nostra realtà quotidiana certamente noi diamo un tempo, ed esiste sempre una storia ma per Einstein è l’stante presente che è molto più complesso e intricato e che genera una sequenza di eventi che fluttua continuamente dal passato al futuro e viceversa in un loop continuo, il vero segreto del vivere. L’istante presente si frantuma in segmenti microscopici.
E dunque se noi non possiamo separare il concetto di tempo da ciò che ci accade possiamo perciò rendere l’istante che stiamo vivendo come prezioso creatore. Nel qui ed ora, ci concediamo di osservare dentro di noi qualcosa che si muove come l’immagine rallentata di un battito di farfalla; o ci permettiamo di reagire in modo diverso a un sollecitamento che proviene dal mondo esterno; o proviamo a percepire qualcosa come se fossimo qualcuno o qualcosa d’altro con emozioni diverse ed insolite. L’effetto che ne deriva è che ciò che noi proviamo proprio ora cambia il nostro sentire nel passato, che a sua volta segna una via diversa nel nostro futuro, in un ciclo continuo.
Noi percorriamo e ripercorriamo una nostra storia con la possibilità di cambiarla ogni istante presente, diventando gli attori protagonisti e proattivi e sapendo che il tempo dilatandosi ci regala l’immensità.