(PARTE 1) È da qualche tempo che desidero far un po’ di luce sul fenomeno di coloro che decidono improvvisamente di sparire o staccarsi dal partner e lo faccio sia perché è in considerevole aumento, sia per dar voce a chi lo ha subito o che lo attua e che ringrazio nel condividere il proprio vissuto con me.
L’amore si sa può far miracoli e spostare le montagne che separano dall’amato ma anche farci piombare negli inferi. Abbandono, rifiuto, tradimenti sono i nostri nefasti incubi. Sono le due facce di una medaglia che lanciamo in aria ogni istante della relazione perché sappiamo bene che lo stare insieme a qualcuno non è qualcosa di scontato.
L’innamoramento è una condizione magica, un feeling che due persone sentono in modo più o meno corrisposto. E poi ad un certo punto del cammino l’innamoramento dovrebbe diventare legame.
Sottolineo il fatto che dovrebbe poiché noi possiamo essere certi solo di ciò che proviamo dentro e neppure di quello in realtà ne siamo pienamente coscienti. Per quanti sforzi facciamo non abbiamo mai nessun controllo sugli altri e se ci proviamo togliamo la polverina dalle ali della farfalla che non volerà più. E poi… in un istante l’altro scompare!
La scomparsa senza comunicarne motivi o dare spiegazioni è estremamente crudele. Oggi questa pratica è soprannominata ghosting (da ghost ovvero fantasma) e si è diffusa nel mondo digitale moderno ma i nostri predecessori la chiamavano l’uscita a comprare le sigarette (a volte senza più ritorno!!).
La persona risulta irreperibile e non risponde più a nessuna richiesta di nostro contatto, può persino bloccare l’altro dai social o si cancella e può anche chiedere agli amici di aiutarlo/a nel non fornire informazioni al malcapitato. Scomparendo ha l’illusione di creare una distanza, una protezione per non sentire la colpa o il dolore e la rabbia del partner.
Le conoscenze che nascono on-line sui siti di incontri, social e chat sono spesso rischiose perché facilitano la creazione di false identità, foto e profili contraffatti, informazioni distorte o vere e proprie menzogne sul reale status sentimentale.
Durante l’ultimo lockdown Covid ad esempio una ragazza mi ha raccontato di essersi coinvolta con un uomo che sembrava avere interessi e feeling che li accomunavano. “Ogni cosa che facevo o pensavo – racconta S – lui la anticipava, era come aver incontrato un’altra me e mi sono innamorata quasi subito. Peccato che alla fine del lockdown le sue scuse nel non riuscire mai ad incontrarci sono diventate palesi bugie che non reggevano più ed è allora che ho capito che doveva aver carpito tutte le mie informazioni, gusti musicali, libri, look, stile di vita, passioni, ecc… dai social e mi aveva venduto l’immagine dell’uomo “anima gemella” per farmi invaghire. La sua fuga? Probabilmente era già impegnato, forse con famiglia al completo”.
Il Ghoster non è solo virtuale e non è necessariamente giovane, in effetti ormai succede a tutte le età. La scomparsa può avvenire per una seconda relazione oppure perché la persona realmente non è in grado di affrontare una chiusura, prova terrore e dolore nel far vivere il dolore all’altro. Oppure può sentire il bisogno di scappare perchè un impegno continuativo o la presenza emotiva costante diventa un incubo.
Ciò che invece sempre rimane è un pesante silenzio colmo di domande.